Si scopre che la vita non è solo spingere,
né un gioco di fallaci illusioni.
Non bisogna perdersi entrando
in una porta girevole,
ma diffidare di tutti i riflessi,
e non credere a qualcosa solo perché
l’immagine sembra vera.
Occorre trovare il punto preciso
dove caso e destino sono la stessa cosa,
il momento esatto in cui la porta
girevole ti offre l’uscita.
-Amalia Bautista
Quando, nel mio ultimo post, avevo annunciato in pompa magna di essere pronta a pubblicare un sacco di ricette natalizie, tanto per cambiare – e non lo dico in senso ironico – sono stata parecchio ottimista, perché non avevo messo in conto il fatto che gli imprevisti, ma tu pensa un po’, sono sempre in agguato e ci godono parecchio a scombussolare piani e intenzioni. Ma d’altro canto lo sanno tutti che la fortuna è cieca, mentre la sfiga ci vede benissimo e quando prende qualcuno di mira, beh… è la fine!
Comunque, senza girarci troppo attorno, penso proprio che questo sarà non solo l’unico post di dicembre – e il pensiero mi fa una certa tristezza, perché in tanti anni di “onorato servizio”, non era mai accaduto-, ma anche l’ultimo del 2021.
Un 2021 che sta pian piano scivolando via e io, sinceramente, non ho voglia di fare bilanci, analisi, riassunti e via dicendo, perché finirei con lo sconfinare nel patetico e nel melodrammatico e non mi va… Così, senza girarci troppo attorno, mi limiterò a definirlo con un solo aggettivo: TERRIBILE. Ora come ora, l’unica cosa che spero è che arrivino presto giorni migliori, perché mi sento satura.
Ho bisogno di ritrovare un po’ di luce e spensieratezza. Sento forte il bisogno di rinnovamento, non necessariamente profondo. Al momento mi accontenterei di quel pizzico di novità che mi aiuterebbe a spazzare via l’impressione di vivere costantemente giorni che mi sembrano l’uno la copia dell’altro. Purtroppo, questo stato di “emergenza” che si trascina e che continua ad occupare, monopolizzare e condizionare ogni spazio della nostra quotidianità, pubblicità comprese, non aiuta a sentirsi “normali” e il desiderio di fuggire da questa nazione, che sento sempre meno mia, è diventato una costante. In fin dei conti, ciascuno di noi ha una sola vita a disposizione e penso sia fondamentale scegliere per sé stessi e per il proprio bene e senza ipocrisie, al fine di viverla nel migliore dei modi. Così, un giorno, magari, riuscirò a prendere il largo per rifugiarmi altrove… un paio di posticini li avrei già in mente.
Anche perché, andando spesso all’estero, mi ritrovo inevitabilmente a fare confronti e noto le differenze abissali tra la nostra nazione e le altre… Il punto di non ritorno è stato raggiunto ormai da tempo e lo scenario politico attuale non offre prospettive allettanti. In realtà, non vedo prospettive allettanti in nessun ambito. Solo inciuci, sprechi, privilegi per pochi, arroganza, ignoranza in senso lato, discriminazioni e atteggiamenti fascistoidi che ci apparterranno per sempre, perché fanno parte del nostro DNA e della nostra “cultura” di fondo. Con l’aggravante che gli sprazzi di bellezza e onestà che, grazie a Dio, ancora esistono e resistono, vengono oltraggiati e sbeffeggiati. Se non è becero, non lo vogliamo.
Comunque, è Natale, e non ho nessuna voglia di piangermi addosso, anche perché questo è il periodo dell’anno che amo di più e vorrei provare a godermi quel pizzico di magia che porta con sé e che va a mescolarsi con la malinconia che mi abita sempre un po’, dando vita a mischioni umorali unici e un po’ folli.
In questo momento ho solo il desiderio di godermi le 3000 lucine sparse per casa, il mio alberello di Natale improvvisato, le candele e di abbandonarmi a coccole culinarie, a un buon vino e ai miei vinili…
E a proposito di magia, non ho ancora trovato il tempo per scrivere la mia letterina a Babbo Natale, anzi, già che ci sono, lo faccio ora e gliela lascio qui, così mi siete tutti testimoni!
“Caro Babbo Natale, è inutile che mi presenti, perché tanto sai già chi sono… non mi dilungherò troppo, perché con te non è necessario usare molte parole. Sai bene che a me non stanno particolarmente a cuore le cose materiali, però, un milioncino di euro potrebbero fare una bella differenza, perché mi consentirebbero di lanciarmi senza paure verso quel cambio di vita ai cui ambisco da tempo… Ma poiché già so che tutti questi soldi non me li puoi regalare, e che al cambio di vita dovrò provvederci da sola, che ne dici di occuparti personalmente dell’allestimento del nuovo spazio dove poter scattare le mie foto? Sarebbe bellissimo! In fin dei conti, non chiedo molto, solo il tavolino dei miei sogni e due pannelli da poter usare come sfondo. Ti ringrazio di cuore, la tua pirletta di sempre… “
Ecco… la letterina è scritta e ora, dita incrociate! Speriamo solo che la riceva in tempo utile!
Ma ora, dopo tante chiacchiere, direi che è finalmente giunto il momento di parlare di cucina. Vi confido che era da tantissimo tempo che volevo provare questi dolcetti, ma non riuscivo a trovare uno stampo che mi convincesse. Poi, un mesetto fa, a notte inoltrata, mentre ero a letto e scorrevo con fare annoiato la mia bacheca FB, ecco che mi appare una pubblicità… Beh, tempo tempo tre secondi, e mi sono comprata lo stampo dei miei sogni!
Inutile giraci attorno, è LE CREUSET. E no, non vuol essere una pubblicità, visto l’azienda non mi paga e non mi manda nemmeno gadget a casa. In ogni caso, lo stampo è favoloso, perfettamente antiaderente e questo vi consentirà di sfornare senza il minimo sforzo dei Cannelés perfetti! Insomma, costa un pochino, ma vale ogni singolo euro, ecco.
Anche perché, e fidatevi, se provate a farli una volta, non smetterete più… anche per voi sarà amore al primo assaggio, anzi, alla prima annusata! Mamma mia, quanto profumano, e quanto sono belli! Ma l’emozione vera mi ha travolta quando ne ho preso uno tra le mani e dopo averlo stretto un pochino tra le dita, l’ho tagliato a metà… Il suono che fa la crosta, mentre la lama affonda piano, prima di arrivare al cuore morbido e umido, ha un qualcosa di poetico… E vogliamo parlare dei contasti di colore?
Credetemi, questi benedetti Cannelés sono una droga. Sono favolosi mangiati in purezza, ma anche farciti sono una vera e propria goduria.
Li ho pucciati nel caffellatte e nella cioccolata calda; li ho mangiati a colazione e come coccola dopocena… sempre e comunque una meraviglia!
Si è capito che mi sono piaciuti proprio tanto? Vi dico solo che sono già tre volte che li sforno, anche perché la pastella si prepara in 5 minuti… dovete solo pazientare per il riposo, perché se ambite a un risultato ECCEZIONALE, dovete attendere 40/48 ore. Ma ne vale la pena, credetemi!
Nella mia ricetta troverete l’idea per due farciture differenti, ma come sempre, le opzioni possibili sono infinite. Perché, come vi accennavo, sono buonissimi anche al naturale. Ma voi, sbizzarritevi con confetture, creme e tutto ciò che vi ingolosisce di più.
Penso di avervi detto tutto… prima di andare, però, desidero farvi i miei auguri per un sereno Natale e un felice e prospero 2022. Impegniamoci a mantenere sempre vivi e ben in vista i nostri sogni e a dispetto di quel proverbio che recita “chi di speranza vive, disperato muore“, sono fermamente convinta che la speranza sia un ingrediente fondamentale della nostra vita, insieme all’umanità e a quel pizzico di leggerezza indispensabile per fronteggiare tutti gli imprevisti, le avversità e le difficoltà che ci intralciano il cammino e ce lo rendono più faticoso del dovuto. Certo, non è sempre facile, soprattutto quando il dolore si impadronisce di noi fino ad accecarci, ma come ripeteva spesso il mio amatissimo Daniele, che questo maledetto 2021 mi ha portato via, “il sole tornerà a splendere…“. E io voglio crederci…
Auguri e a presto!
M. xx






Cannelés de Bordeaux farciti al cioccolato salato e arancia e salsa mou
Ingredienti
- Per l'impasto dei Cannelé
- 500 ml di latte
- 1 bacca di vaniglia
- 130 gr di farina 00
- 200 gr di zucchero
- 2 uova intere medie
- 2 tuorli (da uova medie)
- 50 gr di burro leggermente salato, fuso
- 30 ml di Skinos Mastiha Spirit (in mancanza rum)
- 2 pizzichi di sale
- 1 arancia (la scorza grattugiata)
- Per la farcitura al cioccolato
- 100 gr di cioccolato fondente fuso a bagnomaria
- 1 arancia
- q.b. di sale in scaglie
- Per la farcitura con salsa mou
- 150 ml di panna fresca
- 75 gr di caramelle al mou
- due/tre pizzichi di sale
- q.b di sale in scaglie
- q.b di origano
Istruzioni
- Ponete in una ciotola la farina e lo zucchero e mescolateli bene tra loro con l'aiuto di una frusta.
- Aggiungete le uova e una piccola quantità di latte e mescolate con le fruste, fino ad ottenere una pastella fluida. A questo punto aggiungete tutto il latte e mescolate. Aggiungete il burro fuso, i due pizzichi di sale, la scorza d'arancia grattugiata, i semini di vaniglia e lo Skinos (in mancanza il rum).
- Mescolate bene, trasferite in una brocca in vetro, coprite con pellicola e trasferite in frigo per un minimo di 24 ore*.
- Terminato il tempo di riposo, imburrate bene e in modo generoso lo stampo da Cannelé, versateci dentro l'impasto, mantenendovi per qualche millimetro al di sotto del bordo e infornate in forno preriscaldato a 230° per 15 minuti, nella parte superiore del forno.
- Trascorsi i 15 minuti, portate la temperatura a 190°, trasferite i cannelé nella parte bassa del forno e dopo circa 25 minuti, coprite con alluminio. Completate la cottura per altri 25/30 minuti.Considerate che i tempi complessivi di cottura, una volta trasferiti i Cannelé nella parte bassa del forno, devono essere di circa 50/60 minuti.
- Sfornateli e lasciateli raffreddare completamente nello stampo prima di sformarli e poggiarli su una gratella.
- Per la salsa mou salata: Mettete in un pentolino antiaderente la panna fresca con le caramelle mou e il sale. Ponete su fiamma bassa e fate sciogliere le caramelle. Otterrete un composto color caramello, fatelo sobbollire per tre/quattro minuti girando continuamente. Spegnete, trasferite in un vasetto e lasciate raffreddare completamente a temperatura ambiente. Volendo, per velocizzare, potete anche trasferire la salsa in frigorifero.
- A questo punto, potete farcire a piacere i vostri cannelé, vi basterà tuffarli nel cioccolato fuso o nella salsa mou, o se preferite e siete davvero golosi, anche in entrambe le salsette e poi, decorare la superficie con chicchi di sale, scorza d'arancia e origano. O se preferite, potete utilizzare frutta secca, frutti di bosco disidratati o ciò che la vostra fantasia vi suggerisce.
Note
- *L'ideale (cosa che vi suggerisco caldamente) è un riposo di 48 ore. In questo modo, la pastella sarà perfetta e sfornerete dei Cannelé soffici, umidi e ben alveolati all'interno e super croccanti e caramellati fuori. Pertanto, SIATE PAZIENTI! Verrete ripagati!
- Se non disponete di uno stampo per Cannelé, potete utilizzarne anche uno per muffin, ma senza pirottini!
- L'ideale è consumare i dolcetti nell'arco di 24 ore... ma vi svelo un segreto, io li ho conservati in credenza, senza coprirli con pellicola e alluminio, e li ho trovati buonissimi anche a distanza di due giorni. Ovvio che consumati nell'arco delle 24 ore conservano tutta la loro fragranza.
- La ricetta tradizionale prevede l'utilizzo del rum, io, come avete letto nella ricetta, ho utilizzato lo Skinos, che è liquore greco FAVOLOSO. In ogni caso, potete decidere voi se usare il rum o un estratto, o se usare altro liquore (magari il limoncello, l'arancino, il Cointreau o ciò preferite) o se ometterlo completamente.





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L'articolo Cannelés de Bordeaux farciti e i miei auguri per voi proviene da Dafne's Corner ..."il Gusto".